giovedì 3 gennaio 2008

Noachismo massonico e B'nei Noach

Negli ultimi decenni si è sviluppato, negli Stati Uniti prima e poi in vari altri paesi, il movimento dei B'nei Noach (Figli di Noach, o Noachidi). Mi è stato chiesto che rapporto esista tra il risveglio noachide in Massoneria e tale movimento. La risposta è che si tratta di una concomitanza significativa, ma non di un rapporto diretto. La formazione dei B'nei Noach appare la risultante di due processi religiosi: 1) la "risalita" alla tradizione ebraica di gruppi e singoli cristiani che, partendo da una onesta rilettura della figura di Gesù come profeta e non "Figlio di Dio", hanno deciso di richiamarsi all'idea talmudica secondo cui i "gentili" (cioè i non ebrei) che seguono le Leggi Noachidi conseguiranno la salvezza nel mondo futuro ('olam ha-ba), senza la necessità di diventare formalmente ebrei; 2) l'orientamento di alcuni circoli "messianici" all'interno dell'Ebraismo (ad esempio, i chassidim Lubavitcher) verso la "raccolta" dei giusti viventi fuori dalla comunità ebraica sotto gli stendardi del Noachismo, nella prospettiva di un imminente avvento del Mashi'ach.
Il Noachismo dei B'nei Noach è dunque talmudico/chassidico e costituisce una forma di Ebraismo allargato; quello dei Liberi Muratori Noachidi è schiettamente universalista. Noach nasce in Mesopotamia, simboleggia - oltre che lo 'ish tzaddik (l"uomo giusto") - il patriarca d'Oriente e Occidente, colui che detiene la chiave della vera Tradizione universale, e tale chiave - conseguita con l'ascolto della voce di Dio e la contemplazione dei Suoi segni - è la Giustizia (tzedakah). Per i Massoni Noachidi, la ierostoria di Noach veicola l'arcano e in essa sussiste una cifra anteriore anche alle leggende sumeriche, le più antiche riguardo il Diluvio, una cifra che si può definire atlantidea. I B'nei Noach sono tenuti ad adorare il Dio d'Israele, i Massoni Noachidi possono benissimo essere di altre religioni (e perfino considerare la religione di Mosé in parte estranea allo spirito noachide), purché con una visione teista (monoteista o enoteista) ed escatologica, ovvero mirante alla trasfigurazione del cosmo, simboleggiata dall'arcobaleno che appare in cielo dopo il Diluvio. Ed ecco, proprio nella prospettiva escatologica i due Noachismi trovano la concomitanza significativa di cui dicevo all'inizio, perché nella Loggia Noachide si invoca la discesa del'Atteso, si indaga a decifrarNe i segni e si lavora a sostenerNe la Causa.

Michele Moramarco

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